"a partire dal 1° maggio - e fino al 31 ottobre - a Milano si terra’ la 21esima Esposizione Universale"
Sì, la voce è autorevole, niente di meno che il New York Times: è Milano il luogo che si è piazzato primo nella classifica dei luoghi da visitare nel 2015. La notizia è di pochi giorni fa e non ha mancato di creare grande entusiasmo e fibrillazione in Italia.
Luisa De Vettor
Grazie all’Expo 2015 che si aprira’ ormai tra pochi mesi, da maggio ad ottobre, il capoluogo lombardo sbaraglia tutti. Si stima che arriveranno da tutto il mondo circa 20 milioni di visitatori per l’Esposizione Universale che per gli americani del NYT vale addirittura più del loro amatissimo parco nazionale di Yellowstone. Quali le ragioni del successo di Milano sulle altre candidate allo scettro di «best spot 2015»? Una, la abbiamo già citata ed è sicuramente scontata: il fatto che a partire dal 1° maggio - e fino al 31 ottobre - a Milano si terrà la 21esima Esposizione Universale (Expo) ha sicuramente regalato molti punti alla città italiana. «Venti milioni di visitatori frequenteranno la città per Expo - si legge nel report della rubrica “Travel” del NYT - Un evento massiccio che raggrupperà più di 130 nazioni e organizzazioni, le quali, a loro volta, occuperanno più di 60 padiglioni. Ci saranno 7000 eventi in programma. Il tema principale di Expo riguarderà il cibo, la nutrizione e le sostenibilità, una scelta che calza a pennello per una città profondamente legata alla tradizione culinaria italiana».«E i ristoranti milanesi - aggiunge Ingrid Williams, la giornalista che si è occupata di Milano - stanno guadagnando sempre maggiori consensi per la loro attenzione alle cucine regionali di tutta la penisola. Potrete assaggiare di tutto, dalle specialità genovesi originali come la farinata e il pesto del famoso ristorante U Barba, alla tradizionale pizza napoletana realizzata con il Lievito Madre al Duomo, un avamposto della famosa pizzeria di Gino Sorbillo che ha aperto lo scorso autunno». Tra i must architettonici che non si potranno perdere durante la visita, la Williams segnala oltre ai padiglioni espositivi, anche il Future Food District, un micro universo per presentare i possibili scenari per l’applicazione di nuove tecnologie nelle fasi della catena alimentare. Il progetto è diretto da Carlo Ratti, direttore del SENSEable City Lab del Massachusetts Institute of Technology, assieme alla Carlo Ratti Associates design studio. Mentre il Lake Arena, sarà la location “open-air” più vasta di tutta l’esposizione: un bacino d’acqua circondato da gradinate in grado di accogliere 3.000 visitatori, e una piazza da 28.000 metri quadrati con una capienza di 20.000 persone e 100 alberi disposti in cerchi concentrici. Al centro del bacino si trovano un sistema di fontane e l’Albero della Vita, con suggestivi giochi d’acqua, di luce e di suoni. Poi la zona della Darsena (una volta ultimata), e zone storiche quali Piazza Duomo («con la scintillante facciata del maestoso Duomo tutto pulito») e i Navigli. Ma vi sono anche altri motivi che hanno regalato a Milano il primo posto nella classifica 2015 stilata dal giornale newyorkese. “In Italia oggi Milano è la città considerata forse più vivace, innovativa, internazionale, versatile e coraggiosa. Nuovi hotel di lusso, come il Mandarin Oriental Milan, di prossima apertura nel centro di Milano, con lo chef pluristellato Michelin Antonio Guida, promettono di vestire a festa una città che è già alla moda, ed è la capitale mondiale della moda, del lusso e del design, e che può soltanto puntare ad avere tutto”. Questo quanto è scritto testualmente nell’autorevole rubrica del NYT. Ma vogliamo anche segnalare gli affascinanti roof restaurants milanesi, come quello all’ultimo piano della Rinascente che gode di una strabiliante vista sulle guglie del Duomo, e poi Alice di Piazza XXV Aprile, nella sede milanese di Eataly, il Ristorante da Asola nel Palazzo Brian and Berry, o da Globe in Piazza V Giornate in cima al palazzone della Coin. O al Ristorante All’Arengario in cima al neonato Museo del Novecento. Un neo che potrebbe creare qualche problema sarà la carenza di strutture ricettive in città e entro il raggio di 100 chilometri che potrebbero essere insufficienti per alloggiare in 6 mesi quei previsti 20 milioni circa di visitatori.