Recentemente abbiamo avuto la fortuna di avere qui a Budapest per alcuni giorni – quale ospite ufficiale in occasione della Fiera del Libro - lo scrittore italiano Giancarlo De Cataldo. De Cataldo è uno degli autori “Noir” attualmente più conosciuti e più apprezzati sia in Italia che a livello internazionale, tradotto con successo in molti paesi e lingue. La letteratura italiana “Noir” sta vivendo un periodo particolarmente fecondo ed è sempre più apprezzata sia dal pubblico che dalla critica.
Oltre che ad essere uno scrittore, e un traduttore, nella vita De Cataldo (nato a Taranto nel 1956) è anche un Giudice di Corte d’Assise, a Roma, dove vive da circa quarant’anni, città che conosce per molti versi approfonditamente. Queste diverse sfaccettature della sua personalità e questa ottima conoscenza del territorio romano e della sua realtà violenta lo hanno portato a scrivere nel 2002 uno dei suoi libri di maggior successo “Romanzo Criminale”. Romanzo dal quale è stato tratto un film, diretto da Michele Placido, e una serie televisiva, diretta da Stefano Sollima. “Romanzo criminale” è ispirato alla vera storia della banda della Magliana che operò a Roma tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta e descrive gli intricati traffici che intercorrono tra Stato e criminalità in quell’epoca, la lotta tra bande per il controllo dei traffici di droga, della prostituzione e del gioco d'azzardo nei vari quartieri della capitale. Nel 2007 è uscito “Nelle mani giuste”, ideale seguito di Romanzo criminale, ambientato negli anni '90, dal periodo delle stragi del '93, a Mani Pulite e alla fine della cosiddetta Prima Repubblica.
Se “Romanzo criminale” è stato forse il libro che lo ha reso più famoso al grande pubblico, De Cataldo in effetti scrive letteratura “Noir” fin dalla fine degli anni Ottanta e tempo fa dichiarò in tal modo il suo apprezzamento per questo genere "è più facile spiegare le contraddizioni di un paese attraverso il giallo che la storia d’amore".
Incontrandolo qui a Budapest gli abbiamo chiesto se è anche ora impegnato a scrivere qualche libro e De Cataldo ci ha confermato che sta scrivendo proprio in questo periodo un nuovo romanzo e che è già a buon punto. Ci ha parlato, con il suo sguardo curioso, acuto e vivace, anche della violenza criminale romana, purtroppo in aumento, anche nella quotidianità spicciola nei quartieri più “normali”, e di alcuni “profili” possibili del delinquente: ci sono quelli che sono stati segnati dalla vita, chi ha sbagliato, chi ci si è trovato per caso, ma ci sono anche i cattivi veri, quelli che lo fanno proprio per il gusto di farlo.
Lo scrittore – che abbiamo incontrato in varie occasioni alla “Fiera del libro” di Budapest, sia per un “incontro con l’autore”, che alla fine della proiezione del film “Romanzo criminale”, si è dichiarato affascinato da Budapest, desideroso di conoscere meglio le sue atmosfere e di assaggiare la sua cucina in un ristorante tradizionale.
Luisa De Vettor